L’avvento di una società industriale e consumistica ha prodotto una modificazione della dieta e della qualità dei singoli alimenti. Si è passati dal monopiatto al pasto di più portate, da un’alimentazione a base di cereali, verdure e frutta ad un inserimento massiccio della carne con un forte innalzamento della parte proteica e dei grassi.
La modificazione industriale degli alimenti provoca una perdita di elementi vitali e necessari (vitamine, oligoelementi, sali minerali, fibre etc.) e l’inserimento di elementi chimici più o meno tossici, necessari al processo industriale e/o all’aspetto estetico, alla modificazione o alla standardizzazione del gusto.
Mangiando naturale (con nessuna o minima manipolazione industriale), integrale (mantenendo il più possibile la naturale completezza dell’alimento), biologico (senza usare veleni e prodotti chimici durante la coltivazione e conservazione):
– riscopriamo il vero sapore degli alimenti
– sfruttiamo tutti o in massima parte gli elementi vitali presenti in natura;
– manteniamo la naturale digeribilità e l’equilibrio dei componenti;
– non ingeriamo sostanze tossiche e dannose prodotte dalla coltivazione e modificazione, per quanto possibile (alcune sono presenti ormai nei terreni, portate dalle falde acquifere e dalle piogge).
Inoltre tornando ad un più equilibrato regime alimentare con un poco di attenzione alle combinazioni alimentari:
– consentiamo all’apparato digerente di funzionare correttamente;
– assorbiamo tutti gli elementi vitali, e tutto ciò che occorre per mantenersi in piena forma;
– non complichiamo il funzionamento dell’apparato escretore;
– non affatichiamo l’organismo nel suo complesso.
La manipolazione dei cibi modifica poi la quantità e qualità delle sostanze che forniscono. Molte vitamine e sali minerali, ad esempio, vengono distrutti e dispersi nella cottura, mentre altri sono difficilmente assorbibili se non vengono parzialmente elaborati dal processo di cottura.
Sulla nostra tavola sono stabilmente necessari dei piatti di crudità, e la cottura va considerata non solo come scelta di gusto, ma come intervento modificativo del cibo, consapevolmente scelto. Cuoceremo le verdure allora, ad esempio, al vapore o nella loro acqua per non perdere vitamine e sali minerali idrosolubili, e riutilizzeremo l’acqua residua di cottura per cucinare i cereali. Oppure cuoceremo i cereali integrali nella giusta quantità di liquido affinché al termine della cottura questo sia completamente asciugato.
Il corso “Alimentazione consapevole” ci aiuta ad assortire efficacemente i cibi per avere un’alimentazione equilibrata ed energeticamente efficace. Impariamo come costruire una dieta vegetariana sana, libera da carenze, e che consenta di mantenere un organismo in forze e non appesantito dalla fatica digestiva e da intossicazioni.
Programma del corso:
Alimentazione da una prospettiva yogica
Perché biologico, naturale, integrale
Perché vegetariano
Le tre radici: Aglio, Cipolla, Zenzero
Cibi solari, terrestri e sotterranei
Cibi sattwici, terrestri e sotterranei
Cibi acidificanti ed alcalinizzanti – elementi che favoriscono l’acidosi
La piramide dell’alimentazione vegetariana: dove prendere proteine, carboidrati, vitamine
Cereali: quali sono e come trattarli
Legumi
Alimenti proteici vegetali freschi
Combinazioni alimentari
Ritmi quotidiani
Consapevolezza in cucina ed a tavola
Kundalini yoga per la digestione
Kundalini Yoga per l’apparato digerente
Ritmi quotidiani dell’alimentazione: cosa scegliere per colazione, pranzo e cena
Spezie: usi, benefici ed attenzioni
Aperto a tutti
Durata del corso: a seconda del grado di approfondimento a partire da 20 ore
Questo corso è stato tenuto per la prima volta per l’Associazione nel 1992 e successivamente a Roma e in diverse altre città.